Zon Tower

Posts written by WolfGt

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    Benvenuto, grazie mille per i complimenti. Visto che per ora non ho molto tempo per postare nuovi top, allora se ti fa piacere ti metto alla prova..vediamo come te la cavi XD
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    Rivista Game

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    Painkiller Hell & Damnation

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    Titolo: Painkiller Hell & Damnation
    Uscita: 5 Aprile 2013
    Tipologia: Sparatutto
    Piattaforme: Pc, Ps3, Xbox 360
    Sviluppato: The Farm 51
    Pubblicato: Nordic Games



    Decrizione
    Painkiller Hell & Damnation è il remake del primo Painkiller realizzato con l'Unreal Engine 3. Il gioco prosegue la storia di Daniel Garner nel suo viaggio all'inferno, dove deve nuovamente affrontare le orde demoniache. Questa volta ha a sua disposizione un'arma eccezionale: la Soul Catcher, datagli dalla Morte stessa che vuole avere settemila anime. Daniel deve riuscire nell'impresa per potersi riunire con l'amata moglie, deceduta in un incidente raccontato nel primo episodio della serie.

    Il lavoro di The 51 Farm si caratterizza per il rinnovato comparto grafico e per un'aderenza totale con i contenuti del primo capitolo. I vari livelli, scontri con i boss compresi, sono dei rifacimenti 1:1 degli originali. Tra i più famosi quello del terribile orfanotrofio, il cimitero e la fabbrica abbandonata.

    Il gioco viene venduto a prezzo budget su Steam e su tutti i migliori negozi di digital delivery.

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    Download
    http://pastebin.com/raw.php?i=yu1AwtDX
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    Newer Super Mario Bros

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    Download
    http://uploaded.net/file/c44hdkxy
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    Freelancers

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    Titolo: Freelancers
    Sottotitoli: SI
    Lingue: ITA ENG
    Compressione: NO
    Menu: SI
    Extra: SI



    Trama
    Freelancers è un film di genere azione, drammatico, poliziesco della durata di 96 min. diretto da Jessy Terrero e interpretato da Curtis Jackson, Forest Whitaker, Robert De Niro, Malcolm Goodwin, Ryan O'Nan, Anabelle Acosta, Beau Garrett, Michael McGrady, Matt Gerald, Robert Wisdom.
    Prodotto nel 2012 in USA.

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    Il figlio di un agente della polizia di New York ucciso in servizio che decide di entrare nell'Accademia di Polizia. Dopo il diploma, il giovane viene reclutato da una squadra di agenti guidata dal vecchio partner del genitore.

    Download Freelancers
    http://pastebin.com/raw.php?i=quPSMjDF
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    Dracula 4 Shadow of The Dragon

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    Vampirismo d’intrattenimento

    Accostare Dracula alla cinematografia o alla letteratura comune è un mantra di entertainment che probabilmente continuerà ancora per decenni. D’altro canto chi non conosce il parallelismo gotico-fantasy di Vlad III, quella figura storicamente famosa per la predilezione morbosa del supplizio dell’impalamento? E’ da questa realtà di un tempo che l’irlandese Bram Stoker ha successivamente preso ispirazione per scrivere i suoi romanzi, divenuti dei veri e propri cult dell’horror letterario in tutto il mondo. Fra riadattamenti cinematografici con il duro e freddo obiettivo di riportare il gore vampiresco sul grande schermo, ed altre opere di più leggero intendimento fantasioso o addirittura comico, anche il mondo videoludico si è mosso di conseguenza e ha trovato un punto di concentrazione ideologica nelle avventure grafiche, un genere malleabile e flessibile al punto giusto, che lascia spazio anche ai progetti minori. In questa categoria è bene fare una menzione d’onore per Microids, team già riconosciuto per il bellissimo Syberia, standard di elevata qualità nei punta & clicca old school. Il team francese, tuttavia, ha già dato ulteriori prove di forza importanti in precedenti occasioni insignite dalla presenza del Conte Dracula, seppur con una saga che ha sofferto di alti e bassi non di poco conto. Ma l’avventura continua e Microids sviluppa congiuntamente con Koalabs e Anuman il seguito della serie, Dracula 4: Shadow of the Dragon, titolo prevedibilmente attorniato da un interesse moderato e allo stesso tempo carico di aspettative. Dopotutto stiamo parlando del signore della notte, la massima espressione vampiresca di tutti i tempi, è lecito aspettarsi dunque tanto mistero, tanto horror malsano e terrificanti presenze dai canini iper-sviluppati. Diciamo che l’occasione c’era, ma deponete aglio, croce e balestra, l’intelligenza sarà la vostra unica arma…

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    Alla ricerca del quadro perduto

    La trama di Dracula 4: Shadow of the Dragon, a dispetto di supposizioni paranormali et similia, è molto meno horror-fantasy di quanto si possa pensare. Tutto inizia con una nave mercantile in preda ad una tempesta nel bel mezzo di una spedizione per conto di uno sconosciutissimo Professor Vambery, mandante di una collezione di quadri diretta al Metropolitan Museum di New York. Tuttavia, a causa di ovvie condizioni climatiche sfavorevoli, la nave si perde in un naufragio con tutto il carico che trasportava e l’assortimento d’arte non arriva a destinazione. Dopo essere stata contattata da una caserma di polizia di Budapest per il ritrovamento di un dipinto, l’intraprendente restauratrice Ellen Cross decide di recarsi nell’est Europa per constatarne l’eventuale autenticità, con la consapevolezza di dover ritrovare tutti i quindici dipinti originariamente previsti per la spedizione. Paradossalmente il nostro misterioso Vambery ha però incluso un sedicesimo quadro nella collezione, qualcosa di cui voleva disfarsi per non precisati motivi ad un passo dall’occulto. Detto ciò, va da sé che il plot inizi a prendere gradualmente una piega narrativo piuttosto flebile come originalità, ma potenzialmente interessante per alcuni sviluppi. In primis bisogna citare un margine di storia personale conferita alla protagonista, qui affetta da una misteriosa malattia dagli effetti lenti ma disastrosi per il proprio sangue, che in teoria dovrebbe lasciar immaginare quali influenze possa avere una cosa del genere in una trama con ospite d’eccezione il Conte Dracula. Gli espedienti narrativi sembrano esserci tutti infatti, ma inspiegabilmente il primo vampiro non fa mai comparsa nel corso dell’avventura e di conseguenza si fatica a trovare un frangente davvero capace di colpire nel segno per atmosfera o circostanze varie. E’ già un paradosso che un titolo di nome “Dracula” non lasci lontanamente apparire una figura del genere al suo interno, ma a quanto pare a Microids & Co. talvolta piace perdersi in contraddizioni di troppo. Lo stesso problema salutare di Ellen non porta a grandi risvolti nemmeno nel gameplay, limitandosi ad una soluzione di medicine periodica per non lasciarla peggiorare. Terribilmente inconsistente e a dir poco accessoria per una causa narrativa comune che fatica a trovare motivazioni valide anche nella sua applicazione pratica. Spesso però le avventure grafiche salvano la propria intelaiatura di trama grazie a personaggi ben caratterizzati, siano essi principali o comprimari. Ma sapete cosa? Non è nemmeno questo il caso di Dracula 4, ed ancora una volta ci troviamo a parlare di un neo ormai bello che caratteristico di tutta la produzione; se non fosse per l’excursus sulla vita privata della protagonista, quest’ultima sarebbe tranquillamente relegabile alla categoria dei volti meno carismatici e caratterialmente insufficienti di tutta la categoria videoludica. Per carità, si arriva appena a sfiorare una casistica così drammatica, ma allo stesso modo difficilmente ci si cala nei panni della bella Ellen e tra l’altro, se proprio vogliamo parlare delle pochissime comparse che si incontrano durante il viaggio, la questione sfugge completamente di mano. Entrare nel maniero di proprietà del Professor Vambery ed incontrare Adam Stoker, immaginario discendente di Bram Stoker, dovrebbe essere un pregio assoluto in questo caso… ma non lo è. L’idea è che anche il buon pronipote dello scrittore - come tutte le figure presenti nel gioco - sia stato vittima di una fase caratteriale molto scarna ed effettivamente a corto di idee, soprattutto quando ti si para davanti un anonimo ragazzo con una insipida giacca da motociclista.

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    Enigmi a portata di click

    L’impostazione ludica di Dracula 4: Shadow of the Dragon rispecchia lo stile old school dei fasti più tipici e tradizionali dei punta e clicca. Si gioca tutto in prima persona alla spasmodica ricerca del pelo nell’uovo in alcuni casi, ed è probabilmente il comparto meglio riuscito di tutta la produzione. Bisogna sempre trovare indizi e risolvere enigmi, molti enigmi, anzi, così tanti da far ritenere tutta l’avventura un’enigmatica elementistica point-&-click dalla dubbia soluzione di continuità. Perlomeno si tratta di rompicapi di qualità, non necessariamente difficilissimi o impossibili, ma sufficienti a farci spremere le meningi per qualche minuto di riflessione. Ciononostante, l’accessibilità torna a coprire un ruolo di fondamentale importanza nell’economia di gioco, ed in questi casi potrebbe essere d’aiuto l’attivazione degli hotspot; chi predilige la vera sfida intellettuale può benissimo giocare tenendo spento questo sistema di hint on-screen, ma coloro che si affacciano per la prima volta su questi lidi farebbero meglio ad attivare qualche piccolo aiutino del genere, giusto per non farsi tradire dalla quantità di oggetti presenti a schermo, soprattutto quando quelli utili saranno sempre pochi. Di conseguenza torna prepotentemente la possibilità di assemblare più oggetti anche in questo nuovo episodio, e nella maggior parte dei casi costringe ad analizzare attentamente le diverse aree più e più volte, pur non brillando in quantità o atmosfera. L’intuibile organizzazione dell’inventario appoggia la sensibilizzazione di gameplay in modo irriprovevole, con un’interfaccia collaudata e molto funzionale per combinare e gestire tranquillamente gli oggetti raccolti. Inoltre, per dare un piccolo spazio agli effetti collaterali della trama, come dicevamo poco prima, è stata dedicata una sezione alle medicine di sostentamento di Ellen con relative contraddizioni ludiche: la scorta di farmaci di cui si viene dotati fin dalle prime battute di gioco sembra praticamente inesauribile, e chiaramente non ci si troverà mai in situazioni estreme per mancanza di rimedi o per grandi difficoltà nel mescolare soluzioni officinali non potendo prevederne l’esito. Tranquilli, il cocktail letale è un vero miraggio, ed anche se questo dovesse accadere, state sereni che Dracula non apparirà comunque…

    Si abbraccia, quindi, un’identità ludica visibilmente studiata per tutti (e testimoniano anche i due differenti livelli di difficoltà per giocatori occasionali o per autentici avventurieri) che elargisce anche ad elementi più ricercati dalla community delle grandi masse. Giusto per ricompensare il giocatore per i propri sforzi neuronali, infatti, è stato implementato un sistema di trofei che rende il tutto molto più leggero ed affiancabile ai giocatori di un periodo ormai segnato dai trend di questa generazione.

    Ma ritagliamoci un ulteriore paragrafo per chiarire un aspetto importante della questione: la longevità. Probabilmente è una domanda amletica a cui bisogna porre una risposta puntigliosa in questi ultimi tempi, specie per quanto riguarda le avventure grafiche, ma talvolta si arriva al limite della decenza. Con tutta la buona volontà che potremmo avere tenendo in considerazione la difficoltà più o meno appetibile della produzione, la durata complessiva sfiora un pomeriggio di playthrough senza mezzi termini; in altre parole, parliamo di appena due ore e mezza, massimo tre, per portarla a termine, con un’amarissima ciliegina sulla torta come finale, inspiegabilmente del tutto inconcludente e che a nostro modo di vedere avrebbe dovuto segnare appena l’inizio di una trama sempre molto assopita e dai guizzi ridotti all’osso. Questione piuttosto spinosa che avremmo potuto ritenere ammissibile solo nel caso in cui la serie avesse seguito un’impostazione episodica stile Telltale Games, ma il quadro firmato Microids da più l’impressione di un brand a cadenza annuale (o quasi) con titoli che dovrebbero essere considerati veri e propri sequel.

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    La tecnica del Dracula che non c’è

    Lo sfondo grafico di Dracula 4: Shadow of The Dragon è prevedibilmente una qualità di cui il titolo Microids – Anumane può godere a mani basse. Non tanto per la scarsissima caratterizzazione dei personaggi principali di cui abbiamo già parlato prima, quanto più per la realizzazione effettiva degli scenari, sempre dettagliati e capaci di fare bella figura nel complesso. A mancare, anche in questo caso, è l’atmosfera gotico-fantasy che avrebbe potuto e dovuto rispecchiare l’opera, trattandosi di un titolo fondato sul mito del vampiro più famoso di tutti i tempi. Tuttavia, dato che gli sviluppatori hanno visibilmente prediletto una filosofia più leggera e non troppo horror per mettere in tavola le proprie carte, l’obiettivo può dirsi nuovamente fallito quando si parla di quantità infima di scenari e per l’ennesima volta di insufficiente caratterizzazione ambientale. Parlando delle cut-scene, tra l’altro, ci si fanno i calli a vedere figure statiche con mimica facciale inesistente, sempre lì a fissare il vuoto con un’espressione impassibile, ma dopotutto è caratteristico di molte avventure grafiche del settore. Per fortuna, passando al lato sonoro, possiamo riconsiderare la buona resa musicale delle soundtrack, quantomeno capaci di creare un alone di mistero e suggestione attorno al giocatore. Anche il doppiaggio fa il suo sporco lavoro senza infamia né lode, solo a fronte di qualche sporadica ma giustificabile caricatura vocale.
    Prima di chiudere la recensione è bene dedicare uno spazio alle informazioni di distribuzione commerciale: il titolo è disponibile in versione retail ad un prezzo inferiore che nel resto dell’Europa (da noi € 24,99, resto d'Europa € 29,99) e nella confezione è incluso un redeem code per Zodiac Store con cui riscattare gratuitamente un gioco omaggio + la copia digitale di Dracula 4.

    Proprio sul più bello

    Basare l’esistenza ed il nome di un titolo sul vampiro più controverso di sempre e non mostrarlo mai, fare un accenno al tormento clinico della protagonista e sviluppare poi una componente ludica inconsistente ai fini del gameplay. Qualunque termine di paragone si voglia usare, Dracula 4: Shadow of The Dragon rimane sempre il risultato di un paradosso di sviluppo dalle sfaccettature inspiegabili quanto mal implementate nella struttura generale che ne fa capo. Se non fosse per meccaniche di gioco con forti impronte tradizionaliste, il titolo Microids avrebbe inevitabilmente toccato il fondo del dimenticatoio ludico più oscuro e buio di tutto il genere di cui fa parte. Si fatica seriamente a trovare un senso ad un epilogo tremendamente discutibile che tendenzialmente avrebbe dovuto ricoprire un ruolo chiave nell’evoluzione della trama principale, ma laddove tutto sembra iniziare, tutto finisce. Fa sorridere che dopo delle battute finali così controverse gli sviluppatori abbiano dato spazio ad una sorta di teaser trailer con delle sequenze inedite che sfociano poi in un destabilizzante “Dracula 5 - Coming Soon”, lasciando presupporre che questo quarto capitolo sia stato un episodio transitorio verso qualcosa di più grande e magari più incisivo a livello narrativo. In ultimo luogo, ponderate l’acquisto solo se siete addicted inguaribili delle avventure grafiche old-school, altrimenti lasciate pure correre, il Conte Dracula non verrà a cercarvi…

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    Grazie mille 😆
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    Per i DLC devi vedere un po' in giro..(tutte le mie fonti sono state chiese dalla Gdf).
    Sono semplici file.
    Su Google metti: come trasferire DLC su Xbox360.
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    Ciao e bentornato ; )
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    Si è possibile farlo..una volta scaricati i dati (cioè il DLC) si trasferiscono su supporto esterno, si istalla il tutto è il gioco è fatto.
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    Rivista Game

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    AVG Internet Security 2013

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    AVG Anti-Virus engine has received numerous awards for its excellent detection of malicious code. AVG certified by independent certification companies such as: VB100%, ICSA, West Coast Labs, Checkmark and other AVG products protect more than 80 million PC users around the world.

    AVG scans in real time:
    • All files including documents, photos, music and applications
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    Download AVG Internet Security 2013
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    Confermati parzialmente i prezzi del precedente rumor: la PS4 costerà 399$ e 399€. Anche per Sony vale il rapporto 1:1, anche se comunque tra USA e Europa esistono sistemi fiscali diversi. Anche la Gran Bretagna ha un prezzo simile nella propria valuta.
    La console Sony costerà quindi 100€ meno dell'Xbox One: questo, aggiunto all'assenza di DRM e blocco usato potrebbe spingere la console giapponese molto in alto.
1618 replies since 5/8/2008
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